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Milano

Domenica

15 gennaio 2012

Io e le spose di Barbablù

titolo

Un evento fortemente desiderato in seno alla Compagnia del the per aggiungere anche la nostra voce ai molteplici riconoscimenti già ricevuti dalla scrittrice nel corso di più di un anno di presentazioni, interviste e partecipazioni ad eventi culturali e trasmissioni televisive.

Un racconto-confessione sulla piaga della violenza inflitta alle donne. Una testimonianza di superamento e di riscatto verso la piena realizzazione della propria personalità in una nuova dimensione di solidarietà con le altre donne coinvolte in esperienze simili.

Ma la Compagnia del the ha voluto anche dare il dovuto risalto alle componenti di forza e perfino di superiorità presenti nella dimensione femminile, di cui danno testimonianza racconti e leggende di divinità e personaggi storici depositati nella coscienza mitografica di svariati popoli fin dall'alba dell'umanità.


Dettagli della sala durante la fase di accoglienza.

sala

sala

Uno sguardo sulla carta geografica ai luoghi di origine dei prodotti, nel presentare al pubblico la carta dei the selezionati da "Arte & Professione del the" e gustati durante l'incontro. Il the di accoglienza è il the "nero" turco Rize, prodotto sulle rive del mar Nero.

Raffaele d'Isa

carta dei the


La voce di Sylvie Capelli porta immediatamente la sala nel vivo delle pagine di "Io e le spose di Barbablù" di Ada Celico. La selezione di testi dal racconto autobiografico cerca di dare un'idea complessiva del lavoro dell'autrice.

Sylvie Capelli


Il pubblico ascolta.
pubblico

In secondo piano l'autrice: Ada Celico.
Ada Celico

La voce di Sylvie modula con brusche e intense variazioni, allo scopo di avvicinarsi il più possibile ai complessi stati d'animo che l'autrice-protagonista del racconto propone al lettore. Sylvie

pubblico

Sylvie

pubblico



Prende la parola per un breve intervento Raffaele d'Isa che si sofferma soprattutto sugli aspetti stilistici dell'opera: "Ho provato un particolare piacere nel leggere queste pagine che parlano di dolore immenso con una leggerezza e poeticità di parola che rendono — per contrasto — questa scrittura una vera e propria prosa d'arte". L'intervento sottolinea anche lo stile di scrittura "veloce" ottenuto dall'autrice prediligendo periodi molto brevi.

Raffaele d'Isa



Arriva l'ampia parentesi riservata all'intervento di Roberto Caracci. Non è la prima volta che il critico si occupa di quest'opera. Il Salotto Caracci ha infatti ospitato Ada Celico il 7 giugno 2011 (in fondo a questa pagina è reperibile il video importato da you tube relativo a quell'evento).

Roberto Caracci

pubblico


Le considerazioni di Roberto Caracci prendono le mosse da un'analisi narratologica del libro — illustrando il rapporto tra autrice, io narrante e protagonista del romanzo — e si sviluppano poi in particolare nello scavo della psicologia femminile coinvolta nell'esperienza raccontata. Segue uno studio della rappresentazione che il femminile fa del maschile deteriore.
Roberto Caracci

pubblico

pubblico

Roberto Caracci


A conclusione del primo tempo interviene Enrico Asti per un approfondimento relativo alla letteratura favolistica sulla figura di Barbablù, che Ada Celico ha scelto come sinonimo del suo persecutore e metafora della violenza maschile sulla donna, specialmente nei casi in cui la violenza si rivela come sgradevole sorpresa.

Enrico Asti

pubblico


Si entra a questo punto nell'Aperithé con degustazione di the verde cinese aromatizzato al lychees e the verde giapponese aromatizzato ad un mix di agrumi, gustati freddi insieme a specialità che richiamano le origini calabresi di Ada Celico, ma anche la tradizione locale milanese, data la rinascita dell'autrice avvenuta proprio nel capoluogo lombardo.

the

Aperithé

Aperithé

Aperithé

Aperithé


Ada Celico (di spalle) tra gli invitati commenta gli interventi del primo tempo con Roberto Caracci e Raffaele d'Isa.
Aperithé


Alla ripresa Raffaele d'Isa prova ad ampliare il discorso intorno al tema del romanzo, toccando la materia degli archetipi femminili guerrieri e volitivi nei miti delle più svariate tradizioni...
Raffaele d'Isa

pubblico


... per accompagnare poco dopo il pubblico in un excursus multisensoriale al buio in cui le figure di regine, dee e virago impresse nella storia dell'umanità sono tratteggiate dalla voce di Sylvie, con il supporto di diapositive e col sottofondo di musiche di Brian Eno.
performance

performance

performance

Sylvie

slide

Sylvie

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Sylvie

slide

Sylvie

slide

slide

Al termine del suggestivo percorso prende infine la parola Ada Celico, per aggiungere alla trascorsa galleria di ritratti femminili bellicosi e terribili una precisa declinazione calabrese: le femminote o deisse.
Ada Celico

Ada Celico

Ada Celico ha conosciuto molto da vicino questa realtà femminile, per esperienza diretta. L'autrice spiega che, dal punto di vista letterario, la fonte più ricca di informazioni è il monumentale romanzo di Stefano D'Arrigo, Horcynus Orca.
Ada Celico

Ada Celico

Ada Celico

pubblico

In onore di Ada Celico ha inizio la cerimonia dedicata del the, con infusione di Pu 'ehr cinese pressato a forma di cuore e profumato ai petali di rosa. Grazia Guarnieri indossa una maschera veneziana.

Grazia Guarnieri

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the


Simboli e accessori della cerimonia.cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

Le immagini riescono a cogliere le emozioni della fase conclusiva dell'evento.
cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

cerimonia del the

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Intervento critico di Roberto Caracci a seguito della presentazione di Ada Celico al Salotto Caracci del 7 giugno 2011.




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