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Milano

domenica 22 maggio 2011

dalle 16:00 alle 19:00:

Deserto blu

di

Luisa Colnaghi

La storia, lo stile e le suggestioni del romanzo che Luisa Colnaghi ha ambientato prevalentemente in nord Africa. Confronto con la scrittrice, interventi di relatori, suggestioni geografiche dal deserto algerino e letture dal libro. In più, degustazioni tematiche e cerimonia dedicata del the.

Deserto blu

Protagonista di Deserto Blu è Cristina, una donna che nella Milano di fine anni '80 si scopre tradita dal marito con il quale trascinava da anni un matrimonio ormai appiattitosi.

crisi di coppia

Lo shock della scoperta porterà Cristina ad un lungo periodo di riflessione, in cui la vita e il lavoro a Milano non le saranno utili a ritrovare un rapporto equilibrato con se stessa ed una nuova direzione di vita.

ricerca

E così Cristina trascorre un primo periodo, durante tutta una stagione estiva, alle Cinque Terre in Liguria. Lì sembra ritrovare una prima fragile serenità interiore.

cinque terre

Ma il rientro a Milano le dimostrerà che le sue angosce sono ancora in agguato.

Milano

Ecco allora che, per una serie di contatti di lavoro maturati nel tempo, si apre per Cristina la possibilità di partire per l'oasi algerina di Tamanrasset.

Tamanrasset

Tamanrasset

A questo punto il romanzo si sviluppa attraverso un intreccio parallelo che tocca sia la vita e i processi interiori di Cristina durante la sua permanenza nell'oasi algerina, sia gli sviluppi della vita di suo marito con la sua nuova donna in episodi ambientati tra Milano e altri scenari europei.

londra

parigi

Sarà comunque la terra d'Africa ad offrire esito alla complessa vicenda umana di Cristina. Eventi imprevedibili aiuteranno la donna a trovare la forza per edificare nuovi percorsi di esistenza.

Roberto Caracci ha svolto una presentazione critica del romanzo. Luisa Colnaghi è già stata infatti ospitata nel corso del 2011 in una serata a lei dedicata dal Salotto Caracci.

A Raffaele d'Isa è stato invece affidato un excursus storico sugli stati barbareschi nordafricani e sul loro rapporto di vassallaggio con l'Impero Ottomano, fino alla colonizzazione francese e agli albori dell'Algeria moderna.

La cerimonia del the è stata infine dedicata al tradizionale the alla menta diffuso in tutta la fascia nordafricana. Si tratta di un preparato a base di infuso di the verde cinese "gunpowder", da qualche secolo importato in queste regioni, infuso di menta fresca e abbondante zucchero in cristalli. Le caratteristiche dell'infuso variano da regione a regione e, man mano che ci si inoltra nei deserti interni, prevale un preparato di tradizione tuareg in cui la menta scompare per essere sostituita da latte di cammello.

Rigoroso è stato l'uso di teiere a becco fino per favorire la massima ossigenazione dell'infuso. Il the alla menta, offerto ai soci della Compagnia del the da "Arte & Professione del the", è stato preparato per l'occasione con infusione leggera non richiedente lo zuccheramento, se non a discrezione.

Luisa Colnaghi

Luisa Colnaghi


Il commento critico di Roberto Caracci successivo alla presentazione del romanzo al Salotto Caracci del 12 aprile 2011.

 

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