Il the
associato a:
Paolo Dune
Pu erh
shu
Il Pu erh shu
è una particolare tipologia himalayana di the cinese. Nei più
recenti aggiustamenti tassonomici della classificazione
cromatica cinese dei the, il Pu erh tende a configurarsi come
una tipologia a sé stante rispetto alle distinte categorie dei
the rossi, neri, verdi, gialli e blu-verdi così come definite
dalla tradizione cinese.
Sebbene
sia stato già percorso il tentativo di attrarre il Pu erh in
seno alla tipologia dei the neri (fermentati), è vero invece
che la lavorazione del Pu erh è in realtà un più complesso
processo di secondo grado che si applica su di un
“semilavorato” di base costituito, a sua volta, da
una particolare foglia di the verde chiamato Maocha.
Una
volta ottenuto il the verde Maocha da un sottotipo di Camellia Sinensis ad ampia
foglia tipico dello Yunnan, questo può già essere
commercializzato in foglie sciolte così com'è; oppure può
essere semplicemente pressato in panetti di varia forma (torta,
nido, fungo, mattonella etc.) e immesso poi sul mercato nella
forma conosciuta come Pu erh sheng.
Se invece dopo
la pressatura il Pu erh subisce una seconda fase di
lavorazione, possono esserci due distinti tipi di produzione
finale.
Il Pu erh
pressato può invecchiare per periodi di tempo variabili,
esponendosi così a un lento processo di ossidazione ma anche a
fenomeni di fermentazione ad opera di funghi e microflore
batteriche; oppure tali reazioni chimiche possono essere
immediatamente innescate mediante umidificazione dei panetti di
the appena confezionati, a determinate condizioni tenute sotto
controllo. Occorre anche precisare che in tutte queste fasi di
lavorazione possono aggiungersi altri importanti dettagli
quali, ad esempio, il confezionamento dei panetti di the con
speciali involucri o addirittura l'interramento dei panetti
così avviluppati.
Le
stesse operazioni possono anche svolgersi sul the a foglie
sciolte.
In
tutti i casi in cui si realizzano lavorazioni di secondo grado
sul Pu erh pressato (compreso il semplice processo di
invecchiamento sotto controllo) si parla di Pu erh shu:
il
the di Paolo
Dune.
Entriamo
adesso nel procedimento analogico che ha indotto la Compagnia
ad associare questa tipologia di the all'autore.
Per
certi aspetti il Pu erh è il più “esoterico” dei
the cinesi. I processi sopra descritti sono parzialmente
ricostruiti da studiosi occidentali della materia, ma alcune
fasi della lavorazione sono tenute gelosamente segrete e anche
ai più accreditati maestri occidentali in visita presso i
centri di lavorazione del Pu erh in Cina è precluso l'accesso a
certi ambienti e a certe informazioni relativi alle lavorazioni
del prodotto.
È
proprio questo “esoterismo” del Pu erh che ha
attivato nella Compagnia i meccanismi analogici di accostamento
di questa tipologia di the all'autore de “Il primo
angelo”; a colui cioè che ha fatto di sé uno studioso di
demonologia e di testi apocrifi prima di scrivere il suo
thriller esoterico-teologico di successo.
Il
Pu erh shu preparato nel corso della cerimonia letteraria
svoltasi presso la sede della Compagnia del the l'8 novembre
2009 ha rivelato un tipico gusto dolce-amaro con note di
muschio e di terra, ma anche certe finissime note finali dovute
alle particolari lavorazioni dello specifico sottotipo shu.
Mentre
gli aromi prevalenti del the hanno voluto costituire
un'allusione al mistero intorno alla materia trattata
dall'autore e alle cose arcane nascoste dietro la religione
rivelata, la finezza delle note finali percepite nella
degustazione del the ha voluto invece rimandare al maestro di
satira che, sotto altri aspetti, Paolo Dune è.
Mistero e
segreto, da un lato, e finezza di scrittura ironica e satirica,
dall'altro lato, convergono dunque nella sintesi del sorso di
the dedicato dalla Compagnia a questo autore.
Credenziali
del the consegnate a Paolo Dune dalla Compagnia in occasione
dell'evento a lui dedicato.
Raffaele d'Isa ha scritto:
Non so se a te o al demone
Lucifero
io dono questo the dal gusto
ombroso.
L'assaggio appare prima
misterioso
nel sorso che poi scende
salutifero.
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