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Già gradita ospite della Compagnia del the nel gennaio 2012, Ada Celico è di
nuovo dedicataria di un nostro evento. Se in precedenza
l'attenzione si era prevalentemente appuntata sul libro "Io e
le spose di Barbablù", grande successo editoriale su scala
nazionale, è adesso al centro di questo evento un testo inedito
della scrittrice, in corso di lavorazione. Ada ha messo infatti
a disposizione della Compagnia del the un frammento di questo
nuova scrittura, e il Team che ha lavorato a questo progetto ne
ha tratto una lettura scenica a cura di Sylvie Capelli,
con accompagnamento musicale di Raffaele d'Isa
al Chapman Stick. L'evento si sviluppa poi con un
approfondimento sulla saga familiare della scrittrice, che si
innesta sul più ampio fenomeno di gruppo delle "femminote"
calabresi.
Come di consueto,
in occasione di letture sceniche a inizio evento, l'accoglienza
del pubblico in sala è accompagnata da un the di benvenuto poco
prima dell'inizio dello spettacolo mentre gli invitati prendono
posto.
L'accordatura del Chapman Stick, le cui note accompagneranno la
lettura scenica, prelude all'inizio della performance.
Sylvie è quasi pronta per la sua performance artistica.
Per la seconda volte dedicataria di un evento della Compagnia
del the, questa volta Ada Celico presenta un anticipo di
materiale inedito. Il tema trattato dall'autrice si presenta di
natura biografica, più precisamente con riferimento alla
famiglia di origine. La scrittrice è infatti figlia di una
"femminota", categoria di donne della Calabria di qualche
decennio fa che viveva praticando il commercio del sale sulle
stretto di Messina godendo di uno statuto sociale di grande
autonomia, rispetto e libertà sessuale. Per non leggere altre
anticipazioni, è possibile guardare direttamente il video della
performance.
L'estratto di questo testo inedito ha proprio a che fare con la
genitrice di Ada Celico, rivisitata soprattutto nelle sue più
esplicite valenze di "femminota" sia nei ricordi da bambina sia
nel più recente rapporto con l'anziana madre.
Una narrazione estremamente vivida riesce a trasfigurare anche
il primo contatto della giovane donna con un essere maschile,
in una dinamica metaforizzata tra la famiglia-branco e la
ragazza-preda sessuale "insidiata" da un giovane maschio
esterno al branco.
La lettura di Sylvie Capelli è prevalentemente a voce libera.
In alcuni punti emozionalmente strategici del testo, l'attrice
ha però richiesto precise atmosfere affidate al Chapman Stick
di Raffaele d'Isa.
Sylvie abbraccia l'autrice del testo al termine della
performance.
Nel prossimo video assistiamo senza preamboli al coinvolgimento
di Ada Celico da parte di Raffaele, e alla discussione che ne
segue.
Raffaele invita Ada a trattenersi insieme a lui, mentre si
cerca adesso di focalizzare l'attenzione sul non molto noto
fenomeno socio-antropologico delle "femminote" calabresi.
L'argomento era già stato toccato nel corso di un precedente
evento dedicato alla scrittrice qualche anno prima, ma in
questa occasione — complice proprio la più recente
scrittura di Ada al centro dell'appena conclusa performance
— si manifesta una più viva esigenza di approfondire
l'affascinante materia.
E questo approfondimento avviene lungo due distinte direttrici:
da un lato si compie un rimando al monumentale romanzo dello
scrittore italiano Stefano
D'Arrigo, Horcynus Orca, che a tutt'oggi rappresenta
l'unica reale fonte relativa al fenomeno socio-antropologico
delle "femminote". E si sottolinea senz'altro che un fenomeno
di tale singolarità trova in Italia una fonte di tipo narrativo
piuttosto che saggistico.
Ma è, d'altra parte, proprio la stessa scrittrice Ada Celico a
fornire un'altra diretta fonte in materia di "femminote". Come
si è potuto intuire dalla lettura dei suoi testi inediti
compiuta poco prima, Ada è figlia di una donna che ha condotto
un'esistenza da "femminota". Ed è quindi sulla complessità di
questo rapporto, fra madre-virago e figlia dalla spiccata
sensibilità artistica destinata a divenire scrittrice, che si
sviluppa quindi l'intervento a seguire di Ada.
Pet therapy a cura delle gatte della Compagnia del the.
L'argomento appassiona, e in parte sconcerta, la sala.
Nell'immagine che segue, Pino Polistena
— anch'egli calabrese — chiede alla scrittrice un
chiarimento sulla presunta differenza tra "femminote" e
"bagnarote".
Ma è Sylvie a far scattare l'ora della pausa Aperithé portando
in sala i the freddi, e dando così inizio alle spiegazioni
circa il buffet da lei preparato che sarà adesso al centro di
un momento di degustazioni tematiche.
Illustrazione, nel video che segue, dei the e delle portate da
parte di Raffaele e Sylvie.
Un raggio laser verde fende l'aria della sala per illustrare
l'origine geografica dei the serviti.
Fortemente influenzato dalla cucina calabrese — in onore
della Special Guest Ada Celico — il buffet è servito in
tavola. E Sylvie illustra
con dovizia di dettagli i diversi piatti che lo compongono.
Specialità calabresi salate e piccanti.
Ma anche tipici dolci dalla Calabria.
E a seguire la prorompente cucina di Sylvie, tutta
filologicamente rispettosa della tradizione gastronomica
calabrese. La controprova sta nel plauso che la cuoca ha
ricevuto dalla stessa Special Guest Ada Celico!
E alle degustazioni si accompagna la tipica convivialità che in
questi momenti caratterizzano la Compagnia del the!
Al momento della ripresa, gli invitati guadagnano i propri
posti a sedere, ed è Sylvie a procedere alla lettura di alcuni
passi tratti da una vecchia conoscenza della Compagnia del the:
il libro dal titolo "Chi ha cucinato l'ultima
cena?"
Nel video che segue assistiamo alla lettura di Sylvie.
L'estratto letto da Sylvie offre una galleria di "regine,
amazzoni e dee terribili", a riscatto di una condizione
subordinata e spesso da vittima della donna nel passato; ma
questi ritratti appartengono in realtà proprio ad archetipi
profondamente radicati nella coscienza universale dell'umanità:
un degno omaggio da mettere in coda alla appena trascorsa saga
delle "femminote".
E le suggestioni restituite alla sala non tardano a manifestare
il loro effetto.
Nel video che segue un intervento conclusivo di Raffaele
prelude alla cerimonia del the.
Con gesti consolidati, Raffaele dà
inizio alla preparazione del the verde cinese Longjing, uno dei
the verdi più pregiati al mondo coltivato nella provincia dello
Zhejiang.
E, in quest'ultimo video, è possibile assistere a tutte le fasi
della cerimonia del the con il saluto finale agli
intervenuti.
Controllo della temperatura e messa in infusione del the.
Raffaele solleva, in un gesto ormai tipico, il vaso di
infusione la cui contemplazione resta il momento centrale della
cerimonia del the.
Anche Sylvie non resiste al fascino dello stesso gesto.
Tra musica in sottofondo, e la danza delle foglie in infusione,
procede ancora la cerimonia del the.
Si passa adesso alla spillatura del the.
Mentre Raffaele offre ai soci della Compagnia del the la
degustazione olfattiva delle foglie infuse, Sylvie versa il
liquore di the nelle tazze per il servizio.
Seguono alcune spiegazione sulle origini del the con l'aiuto
della carta geografica e del puntatore laser.
Ed ecco infine servito il the.
Una soddisfatta e ieratica Ada Celico al termine della
cerimonia del the.
La condivisione dello straordinario gusto del the Longjing.
E il saluto conclusivo a tutti gli intervenuti...
...a cui replica il pubblico. Al termine dell'evento si
prolungano ancora per qualcuno i momenti di convivialità e
socialità in sala.
Tutti
coloro che partecipano ai nostri eventi danno con ciò il
proprio consenso alla diffusione della propria immagine
eventualmente inclusa in fotografie e/o videoregistrazioni
effettuate nell'occasione.
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