Evento aperto a
tutti
Sabato 26 novembre
2011
ore 18:00
Milano
Gli
Artisti
di Aperithé
presentano
Il re delle
spezie:
dove porta
la passione per
il peperoncino
I
segreti del peperoncino, le modalità e le cautele della
degustazione, gli abbinamenti e le varietà, con
l'illustrazione delle tecniche di impianto di una vera e
propria mini piantagione da appartamento, raccontati a tutti i
presenti dall'esperto Piero Gerletti.
Degustazioni in tutte le salse con
ricette frutto della collaborazione tra Piero Gerletti e
gli Artisti
di Aperithé e... presenza complice e antagonista di the
caldo e freddo (con la consulenza di "Arte
& Professione del the ").
Ingresso
libero
Espressione
del ramo enogastronomico delle iniziative Aperithé,
l'evento - allestito presso la sede della Compagnia del the -
è frutto di un progetto in collaborazione con Piero Gerletti:
illustrare le caratteristiche del peperoncino con una ricca
rassegna di usi gstronomici; raccontarne le proprietà
chimiche, gli aspetti agronomici, la storia.
Al
centro della sala è stata allestita una tavola con ampia
rassegna di prodoti tipici piccanti. All'ingresso del pubblico
ha inizio immediatamente una fase di
degustazione.
"Red hot hanging pepper" è
l'installazione che gli Artisti
di Aperithé hanno realizzato per
l'occasione.
Le teiere in vista sulla tavola
contengono un ardito esperimento: il the
rosso etiope "Tosign", speziato al timo, reso piccante con
aggiunta di peperoncino Habanero. Per ottenere una moderata
piccantezza, è stato sufficiente tenere in infusione per soli
cinque secondi in un litro di the appena filtrato uno spicchio
fresco di Habanero tenuto in un cucchiaino da
caffè.
Già abbastanza sapido al naturale, il the
etiope "Tosign" ha assunto - dopo il trattamento frutto
della collaborazione tra Piero Gerletti e Raffaele
d'Isa - i connotati di un gradevolissimo "brodino"
piccante.
La degustazione di benvenuto, iniziata
alle 18:00, si è protratta per più di mezz'ora. Il culmine
degli assaggi si è raggiunto con l'entrata in scena della
tom yam kung, zuppa piccante che costituisce uno dei
piatti nazionali della cucina thailandese.
Richiamata non senza qualche difficoltà
l'attenzione degli invitati, Raffaele
d'Isa racconta le intenzioni che hanno spinto il gruppo di
lavoro che ha organizzato l'evento a "combinare" fra loro due
prodotti così distanti come the e
peperoncino.
Se è vero - secondo le teorie
gastronomiche al centro del progetto
Aperithé - che la cucina troppo piccante non si
presterebbe in generale a degustazioni in abbinamento al the,
dedicare attenzione proprio al peperoncino ha rappresentato per
Aperithé una sfida stimolante. Lo stesso Raffaele
d'Isa si è rapidamente appassionato alla materia grazie a
Piero Gerletti, e ha imparato a scoprire le svariate e
insospettate note olfattive che il peproncino trasmette ad
un'attenta analisi sensoriale, molto al di là della ben nota
sensazione di piccantezza.
Ma
la degustazione, in questo caso, è delicata... quasi
"pericolosa". Ecco perché da una lato è stato predisposto in
sala un "kit" di pronto intervento costituito da latte fresco,
ricotta e pane in abbondanza; dall'altro lato la parola viene
ceduta a Piero Gerletti, introdotto senza mezzi termini come un
vero e proprio "degustatore fachiro".
Da anni appassionato cultore di
peperoncino, Piero Gerletti è riuscito a far parlare di sé
ben oltre la propria cerchia di amici e conoscenti, per aver
realizzato un sistema di coltivazione a ciclo annuale in
appartamento a Milano.
Piero
racconta le origini della propria passione, il succedersi delle
scoperte, gli approfondimenti, le ricerche chimiche e
agronomiche. E poi... gli abbinamenti più vincenti e la
conquista di preparati e salse di sua manifattura. Rapida è la
seduzione del pubblico.
Ma
la pratica è migliore di qualunque teoria... ricominciano
quindi le degustazioni.
L'analisi
olfattiva riesce a mettere in evidenza note agrumate o
vanigliate, tra le diverse tipologie di peperoncino presenti in
sala.
In
questa fase, speciali salse al peperoncino - risultato di
assemblaggi ideati e realizzati da Piero Gerletti - appaiono in
sala e vengono ripetutamente spalmate per una nuova batteria di
assaggi. Appena dietro, nuovi abbinamenti: the freddi, verde e
rosso, aromatizzati all'olio essenziale di lychees
Intanto
Raffaele
d'Isa presenta i nuovi the. Dopo il the piccante "complice"
a inizio degustazione, ecco adesso arrivare i the freddi
"antagonisti" aromatizzati al lychees.
Roberto
Caracci (al centro), catturato da degustazione olfattiva di
peperoncino Habanero.
Il
rosseggiante frutto (ma non solo rosso, dopotutto) conquista
sempre più gli invitati, in un euforico crescendo
conviviale.
Arriva
il momento di un sintetico excursus storico sul peperoncino. Si
va dalle origini sudamenricane della pianta di peperoncino
(appartenente alla famiglia delle solanaceee) fino
alla mancata occasione di diffusione su scala europea,
conseguente alle spedizioni di Colombo in
America. Si parla poi dell'importante azione divulgatrice della
pianta ad opera dei portoghesi, a
partire dal XVI secolo...
... per arrivare poi alla vera e propria
diffusione europea su larga scala per merito dell'Impero Ottomano,
ma attraverso la mediazione dell'Ungheria:
paprika è infatti vocabolo ungherese. Spezia a basso
costo - data la capacità del peperoncino di attecchire
pressoché ovunque -, e consumabile quindi dalle classi più
povere, il peperoncino viene scoperto e apprezzato dai ceti
più elevati solo agli inizi dell'ottocento, a causa della
scomparsa delle più care spezie esotiche in seguito al blocco
napoleonico. È a partire da quell'epoca che il
consumo di peperoncino assume la direzione che dura fino ad
oggi.
Torna alla carica Piero, che si sofferma
questa volta su aspetti più tecnici di tipo chimico e
agronomico. Viene introdotta e spiegata la scala Scolville,
sistema di misurazione del grado di piccantezza delle diverse
tipologie di peperoncino. Si parla degli effetti terapeutici
nell'uso della spezia, ma anche dei rischi di sofisticazione da
cui bisogna guardarsi alla ricerca dei migliori acquisti sul
mercato.
Da sinistra a destra: Nino
Salamone, Eleonora
Canetta, Silvia Reznik e Roberto
Caracci.
Il momento più sorprendente è quello in
cui Piero Gerletti illustra la sua speciale tecnica agronomica
"in appartamento". Data infatti l'escursione annuale delle
temperature a Milano, l'esperto è stato costretto a ricorrere
ad un sistema artificiale per fornire alle piante di
peperoncino una dose sufficiente di illuminazione nei più
caldi ambienti domestici, durante i mesi invernali. Piero
spiega così ai presenti come costruire con le proprie mani
(come lui stesso ha fatto) un dispositivo in grado di
somministrare alle piante sia luce sia un supplemento di
calore. Risultato: Piero ha prodotto circa trenta chili di
peperoncino di vari tipi nell'annata
2010-2011.
Come
vinti da un prodigio, i presenti ammutoliscono; per realizzare
subito dopo che la fattibilità dell'idea è stata del tutto
dimostrata.
Per
Piero non è affatto un problema spiegare come impiegare
simili quantitativi "domestici" di prodotto. Lo stesso Piero
Gerletti ha inoltre distribuito una mini-dispensa introduttiva
al mondo del peperoncino alla quale fa ripetutamente rinvio per
le dovute linee di approfondimento sulla materia. L'esperto si
è anche reso disponibile a rispondere via mail a quesiti e a
richieste di contatto per approfondire l'argomento.
Con la massima consapevolezza in materia
di peperoncino, è ora possibile per tutti continuare a godersi
le degustazioni in un clima di festa...
*********************************************************************************
Torna
alla home
Aperithé
*********************************************************************************
Il progetto Aperithé accetta forme di
supporto alle proprie iniziative da parte di aziende e di altri
soggetti sensibili ad attività di tipo culturale.
L'organizzazione degli eventi attualmente in programma è
realizzata con la collaborazione e il sostegno di:
|