La Maga delle
Tele
Cenni biografici
Marianne
Bessière è nata a St. Leu la Forêt, non lontano da Parigi. Dopo
un’infanzia trascorsa tra le ricche suggestioni della
campagna francese, Marianne si trasferisce con la famiglia
nella vicina capitale, dove conduce i suoi
studi.
Negli
anni giovanili riceve svariati stimoli dalla vita culturale
della città, tra teatro, musica e letteratura, ma è nelle arti
figurative che Marianne inizia presto a condurre una singolare
forma di sperimentazione.
Fin
dai suoi primi esperimenti, infatti, l’artista affina una
particolare tecnica basata sul ricamo ad arazzo e
sull’uso del pirografo.
Appassionata
lettrice di narrativa e di saggi di antropologia culturale,
presto le tematiche di Marianne Bessière arrivano a fondere in
un’unica espressione di contenuti temi come il
disvelamento dei segreti linguaggi della natura, la sottile
rappresentazione dei più complessi sentimenti umani e il
suggerimento dei grandi archetipi delle più svariate civiltà
adombrati nell’apparizione di elementi archeologici che
irrompono nella natura.
Marianne
Bessière indugia a lungo tra Parigi e svariate località della
costa azzurra, prima di compiere la scelta di trasferirsi in
Italia, dove vive da diversi anni in una dimora ai limiti di un
bosco e a strapiombo sul lago Maggiore.
In
questa sede l’artista perfeziona la propria ricerca
elaborando progetti che partono da disegni e pitture su legno o
tela, su cui fissa con un’articolazione attenta e intima
i contenuti simbolici di viaggi reali e immaginari.
Nei
primi anni del suo ritiro, Marianne alterna la sua vita sul
lago con soggiorni più o meno lunghi nel quartiere di Chatelet
a Parigi dove mantiene i contatti con gli ambienti culturali
della città e riceve spesso ospiti nel suo atelier.
Presa
successivamente da responsabilità familiari, inizia a condurre
la propria vita prevalentemente in Italia dove le sue tre
figlie intanto crescono.
Proprio
i tronchi degli alberi del bosco caduti intorno alla propria
dimora diventano materia per l’elaborazione con il
pirografo e la colorazione delle immagini su sezioni di
legno.
I
disegni sulla tela diventano invece arazzi e quadri attraverso
un paziente ricamo, ricco di sfumature cromatiche realizzate
con fili di lana, cotone e seta.
Dopo
gli anni di più intensa mondanità dovuta ai frequenti soggiorni
francesi, Marianne Bessière ha trascorso un’esistenza più
schiva e riservata, tra famiglia e dialogo con la natura.
Negli ultimi
anni l’artista, rispondendo a diverse sollecitazioni
provenienti da ammiratori della sua opera e da esponenti del
mondo della critica ha ripreso ad apparire in pubblico e ad
esporre con un rinnovato successo, pur confermando la sua
decisa vocazione per una vita a contatto con la natura e negli
affetti familiari alimentati, oggi, anche dai suoi numerosi
nipoti.
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