Quanto sale!!!
Dopo un’entusiasmante giornata nel deserto durante la quale mi sono emozionata nell’ammirare paesaggi, colori, cielo di un azzurro quasi irreale, eccomi sulle rive di un grande lago salato: il Mar Morto.
Ascolto un po’ impaziente le raccomandazioni del personale dello stabilimento. Controllate eventuali piccole ferite, evitate movimenti bruschi per non rischiare che una goccia d’acqua vada negli occhi.
Finalmente eccomi sulla riva… il sole alto nel cielo… il mare/lago azzurro con sfumature bianche… non c’è un filo di vento. Mi tolgo rapidamente i vestiti e immergo il primo piede nell’acqua salmastra, poi il secondo. Successivamente qualche passo barcollante con la paura di cadere e ritrovarmi con gli occhi brucianti dal sale!
Penso: “Ora mi sdraio prona per accennare qualche bracciata”… ci provo e non ci riesco! La spinta dell’acqua salata è talmente forte che mi gira supina costringendomi a una posizione semi-seduta. E’ divertente… davvero si potrebbe leggere un libro o un giornale in questa condizione.
Il gioco è terminato, esco dall’acqua e mi ritrovo con uno strato biancastro sulla pelle che inizia a seccarsi; una rapida doccia per toglierlo e la pelle è bella e levigata.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di aprile 2015 della rivista online gratuita La Pausa.