Musica e ancora musica!
In 30 anni di lavoro nel turismo, ho avuto la fortuna di visitare numerosi Paesi del mondo. Spesso sono stata sorpresa di come la musica italiana sia conosciuta, a differenza della lingua, anche all’estero.
Qualche anno fa, ero in Islanda con un gruppo di colleghi da tutta Europa. Una sera, con la chitarra in mano, una guida ha deciso di intonare “Marina” di Rocco Granata in mio onore. Tutti i partecipanti hanno iniziato a cantare questa canzone, ognuno nella propria lingua. Inglese, spagnolo, tedesco, olandese, francese e italiano si accavallavano sulle note di questo pezzo del 1959. Incredibile che sia stato tradotto in così tante lingue e sia ancora presente nella memoria collettiva!!!
Mi trovavo in Uzbekistan e una canzone di sottofondo ha accompagnato praticamente ogni incontro con persone locali. “Da dove venite?” “Dall’Italia.” “Ah, Italia… Toto Cutugno bravissimo!” e subito dopo intonavano: “Lasciatemi cantare, con la chitarra in mano!”
Diciamo che non si tratta proprio del mio genere di musica preferito. Ma mi ha molto divertita sentire una nostra canzone — canticchiata questa volta proprio in italiano — in un paesino sperduto dell’Asia Centrale.