Un cuore dall’altra parte del mondo
Longitudine 166°30′ est – Latitudine 22°15′ sud
Ecco le coordinate per raggiungere la Nuova Caledonia, nell’Oceano Pacifico, poco a nord del Tropico del Capricorno, circa 1500 chilometri a est dell’Australia.
Il viaggio per raggiungere questo luogo incantato è lungo, dall’Europa ci vogliono circa 24 ore… ma la fatica sarà ben ricompensata!
L’arcipelago fu scoperto da James Cook nel 1774. Vedendo le verdi foreste lussureggianti pensò alla sua terra di origine e battezzò l’isola Nuova Caledonia. Caledonia era il nome romano della Scozia. Nel 1853 Grande Terre fu annessa alla Francia. Nel 1864 Napoleone III la trasformò in colonia penale i cui prigionieri venivano fatti lavorare nelle miniere di nichel. Durante la II Guerra Mondiale fu base strategica per gli Stati Uniti d’America.
Ma prima che le potenze occidentali si accorgessero dell’esistenza di questo arcipelago meraviglioso, esso era abitato dai kanak. Negli anni ’80 iniziarono una lotta per l’indipendenza arrivando all’accordo di Nouméa nel 1998 in clima di pace e tranquillità.
L’arcipelago
L’arcipelago è formato da Grande Terre, le Isole della Lealtà (Maré, Lifou, Ouvéa, Tiga), l’Isola dei Pini a sud e le Isole Belep a nord. La barriera corallina che circonda l’arcipelago è lunga circa 1600 chilometri e contiene la laguna più grande del mondo. Dal 2008 è patrimonio dell’UNESCO.
Gli hotel più lussuosi si trovano a Nouméa e sull’Isola dei Pini. Altrove le strutture sono molto bene integrate nell’ambiente naturale, spesso gestiti dalla popolazione locale in armonia con le tradizioni. La maggior parte degli hotel sono formati da corpo centrale e bungalow sparsi in giardini ombreggiati, lungo le belle spiagge.
Nouméa
A Nouméa (la capitale) non si corre il rischio di annoiarsi. Si può visitare il centro culturale Tjibaou, progettato dall’architetto Renzo Piano quale ponte tra cultura kanak e modernità.
Il museo di archeologia ed etnologia oceanica dove si trovano oggetti della cultura melanesiana, sculture, totem e maschere funerarie. C’è un percorso storico di 4 chilometri che in 16 tappe ci porta a conoscere i monumenti più importanti grazie a pannelli a muro che raccontano i circa 150 anni della città. Al museo marittimo si possono vedere una riproduzione della nave di James Cook e il bar della “Senna” (nave naufragata nel 1846). Nel museo della II Guerra Mondiale si scopre la storia del Battaglione del Pacifico con fotografie, documenti e cimeli.
La sera è piacevole passeggiare lungo la promenade Pierre Vernier orlata di palme e costeggiante la baia Sainte Marie. Al giovedì tutti si ritrovano in Place des Cocotiers con artisti e artigiani, concerti e spettacoli, bancarelle di artigianato e cibi. La notte ci si reca ad Anse Vata e Baie des Citrons per trovare bar, discoteche, night-club e ristoranti.
Grande Terre
Numerose attività possibili a Grande Terre. L’acqua del mare ha una temperatura costante tra 21°C e 28°C con deboli correnti, questo facilita gli sport acquatici. Nuoto e snorkelling, immersioni sulla barriera corallina dove si possono trovare 1500 specie di pesci e 350 specie di coralli. Qualcuno ha definito questo luogo come “l’isola dai mille spot” riferendosi a passaggi stretti e gomiti nella scogliera ideali per il surf. Tra metà luglio e metà settembre è possibile osservare le balene che trovano il luogo ideale per riprodursi. Chi preferisse l’acqua dolce, può praticare canoa sui fiumi impetuosi! All’interno dell’isola è possibile fare trekking, gite in quad, bicicletta, mountain bike, a cavallo, giocare a golf, sperimentare un salto con il paracadute o il volo a vela o sorvolare in elicottero questi luoghi incantati.
Ma una delle grandi attrattive di Grande Terre sono i numerosi sentieri segnati dove fare trekking e andare alla ricerca del kagu (uccello quasi estinto che emette un suono simile all’abbaiare di un cane) o del kaori gigante (albero di oltre 1000 anni alto 40 metri). A questo link trovate un trekking di 6 giorni.
Il luogo in assoluto più fotografato della Nuova Caledonia è il cuore di Voh, visibile da aereo ed elicottero, ma anche dalla cima del massiccio Katepaik.