Quattro volte ho viaggiato in Perù con itinerari sempre diversi e in varie occasioni. Questa meta è una di quelle che non finiscono mai di stupire e che mette il visitatore nello stato d’animo di volervi far ritorno per esplorare anche gli angoli più remoti. Il Paese è molto grande (4 volte l’Italia) per cui, anche dopo alcuni viaggi, conserva sempre nuove attrattive da scoprire. Inoltre, come accade in parecchi Paesi latino-americani, vi sono anche avvenimenti spettacolari dal punto di vista storico-folcloristico che affascinano i visitatori, uno per tutti : l’INTI RAYMI ossia la festa del solstizio d’estate che, una volta l’anno il 21 giugno, si svolge con grande pompa alla fortezza di Sacsayuaman nei pressi della città di Cuzco. Fatta questa premessa, voglio precisare che stavolta sono costretto a mostrarvi le immagini un po’ alla rinfusa, nel tentativo di mostrarvi quanto più possibile cercando di evitare ripetizioni. Quindi vedrete una sequela di immagini che, pur rappresentando località distanti tra loro, cercheranno di soddisfare la vostra curiosità di luoghi che richiederebbero maggior visibilità, ma che devo ridurre per rientrare nei consueti 60/70 scatti che ho a disposizione. Come dicevo, il Perù è una destinazione magica che non finisce mai di stupire sia per la varietà dei panorami che per la quantità di reperti archeologici presenti sul territorio. Da nord a sud, da est a ovest, in questo Paese si assiste a differenze ambientali completamente eterogenee. Si passa dalla costa affacciata sull’Oceano Pacifico, sabbiosa e frastagliata, alla Catena Andina, dove svettano cime di cinque/seimila metri perennemente coperte di ghiacci (come sulla Cordigliera Blanca, tra le cui valli si celano villaggi e rovine incaiche di straordinaria bellezza). Le zone dove prevale il carattere naturalistico sono quelle amazzoniche nei dintorni di Iquitos, sulla cordigliera, dove svettano vari vulcani sulle cui falde scorrazzano libere vigogne e alpaca, così come lama e guanachi. Le spiagge oceaniche con le isole Ballestas, al largo della costa di Paracas, dove nidificano migliaia di uccelli marini delle specie più disparate come albatros, fregate, cormorani, gabbiani ecc. ecc.; e sulle cui spiagge riposano centinaia di leoni marini (otarie) e anche pinguini di Humboldt. Sull’altipiano, a Nazca, si può ammirare lo spettacolo delle famose figure gigantesche incise sulla pampa da sconosciuti artisti di epoche remote. Il lago Titicaca, il più alto del globo che sorge a oltre 3000 metri di quota, offre la meraviglia delle sue isole di Totora dove i discendenti degli antichi Uros abitano, pescano e producono capi di artigianato da vendere ai turisti. Le chullpas di Sillustani, antiche tombe. Meravigliose valli come la Valle Segrado, dove la domenica a Pisac ha luogo uno splendido mercato indio che offre la possibilità di incontrare popolazioni che scendono dai villaggi più remoti per vendere o comprare. Luoghi fantastici come la valle dell’Urubamba dove, nella località di Machu Picchu si assiste ad una meraviglia incredibile, scoperta dall’americano Hiram Bingham nel 1911 e ora nota in tutto il mondo come la città perduta degli Incas. Ma nel nord ci sono resti di civiltà pre-incaiche come a Chan Chan vicino alla città di Trujillo o a Chachapoya e Kuelap. Vestigia gigantesche che rivelano una capacità ingegneristica sorprendente come a Sacsayuaman o a Ollantaytambo, dove si vedono massi del peso di parecchie tonnellate incastrati uno contro l’altro con notevole maestria tanto da resistere nei secoli a terremoti ed altro. Per finire non bisogna trascurare le città come Arequipa, che tra le varie bellezze possiede un monastero del XVI secolo tenuto in ottime condizioni, o Cajamarca, dove i “conquistadores” strangolarono Atahualpa, l’ultimo Imperatore Inca. Cuzco è un autentico gioiello architettonico per le sue chiese, le sue vie e le sue piazze che nelle grandi occasioni vengono inondate di folla eterogenea, dando vita ad esplosioni cromatiche ineguagliabili. Puno, Juliaca e altre. Senza tralasciare la stessa capitale Lima, nella quale spiccano interessanti costruzioni di epoca coloniale e incaiche come il Coricancha. E le festività? Come accennavo all’inizio, non è difficile in qualunque mese dell’anno imbattersi in feste locali sia religiose sia storico folcloristiche come il succitato INTI RAYMI: un avvenimento che richiama decine di migliaia di spettatori da tutto il Perù e, ultimamente, anche da molte parti del globo. Ricordo di aver scritto alcuni articoli per importanti riviste dedicate al turismo riguardanti questo avvenimento che mi aveva profondamente colpito. Insomma chi mi legge ha inequivocabilmente capito che questo Paese mi è rimasto nel cuore e che non trascurerei mai l’opportunità di farvi ritorno. Ma qui è il momento di chiudere con le mie considerazioni, e di lasciare spazio alle immagini che, come sempre, spero siano di vostro gradimento. Tenendo presente che alcuni scatti sono datati per forza di cose. Buona visione!