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Milano
domenica
06 febbraio 2011
dalle
16:00 alle 19:00
Primo
evento dell'anno:
In
Thailandia...
...attraverso
il Paese del popolo Thai,
nella
leggenda di Jim
Thompson, col fruscìo della
seta...
Tutti coloro che
partecipano alla manifestazione danno con ciò il proprio
consenso alla diffusione della propria immagine eventualmente
inclusa in materiale fotografico e/o videoregistrazioni
effettuate nel corso dell'evento.
Alcune
immagini della sala prima dell'inizio dell'evento. Il the nero
Rize servito
caldo, di provenienza turca, accoglie i soci al momento
dell'arrivo. La scenografia è dominata dall'elemento della
seta.
Postazione
predisposta per il tesseramento dei nuovi soci.
Particolare
dell'ingresso.
Alle 16:30 Raffaele d'Isa
dà inizio all'evento sottolineando la scelta di avvicinarsi
alla Thailandia attraverso la leggenda — diffusa in tutto
il sud-est asiatico — di Jim
Thompson.
La complessa storia di Jim Thompson — protagonista dello
spettacolare rilancio dell'industria thailandese della seta nel
secondo dopoguerra — richiede un inquadramento generale
del Paese in cui il fondatore della Thai Silk
Company trascorse la seconda parte della sua
vita. La parola viene quindi ceduta ad Andrea Goffi, dirigente
di Aliviaggi Tour
Operator.
Andrea Goffi illustra le caratteristiche generali della
Thailandia sottolineando le principali attrattive del Paese
negli itinerari di visita più classici: archeologia,
artigianato, folklore, paesaggi, clima.
Raffaele d'Isa
riprende la parola per tracciare un breve profilo storico della
Thailandia a partire dall'unità nazionale del popolo Thai
— nel periodo storico corrispondente al nostro medioevo
— fino ad arrivare al periodo del colonialismo. Mai
colonizzata da potenze europee e mai sottoposta ad occupazioni
imperialistiche, la Thailandia è l'unico paese del sud-est
asiatico a godere di questa caratteristica. Ne vengono spiegate
le ragioni geopolitiche fino ad arrivare alla fine della
seconda guerra mondiale, l'epoca in cui Jim Thompson arrivò a
Bangkok.
E proprio alla città di Bangkok è dedicato un approfondimento
da parte di Andrea Goffi, appena rientrato da una missione
lavorativa nella capitale thailandese.
Scorrono intanto sullo schermo immagini della capitale e
dell'intero Paese.
Si sottolinea soprattutto la grande trasformazione urbanistica
della città di Bangkok nei decenni successivi al secondo
dopoguerra. Molto diversa dalla città di oggi è il luogo che
Jim Thompson vide nell'agosto del 1945. Raffaele d'Isa
ripercorre a questo punto i passaggi fondamentali della vita
del protagonista dell'evento.
Dalla famiglia di origine nel Delaware — dove Jim
Thompson nacque nel 1906 — alla giovinezza dorata come
architetto a New York. L'assunzione di responsabilità con
l'arruolamento alla fine degli anni trenta e l'esperienza come
agente dell'OSS
in Europa. Infine l'arrivo in Thailandia subito dopo la resa
del Giappone nel 1945.
Viene poi illustrata la storia di Jim Thompson nella fase
thailandese — dal 1945 al 1967, anno della sua scomparsa
— con un'ampia parentesi sulla situazione dell'industria
della seta nel secondo dopoguerra e sulle caratteristiche delle
iniziative dell'americano nel settore.
La prima parte si conclude con un accenno al mistero della
scomparsa di Jim Thompson alle Cameron Highlands
nel marzo del 1967. L'argomento sarà ripreso in un secondo
momento. Alle 17:30 è l'ora dell'Aperithé:
the verde cinese del tipo white
monkey profumato al gelsomino e servito
freddo con dolci tipici thailandesi. Spicca anche la presenza
di crostate alla fragola, per un motivo che sarà spiegato nella
seconda parte. Ma c'è anche una pietanza calda tipica della
cucina thailandese: la celebre zuppa tom
yam kung, molto apprezzata da tutti i presenti.
All'inizio della seconda parte Raffaele chiede ad Enrico Asti
di leggere al pubblico i consigli agli escursionisti
dell'Ufficio del Turismo delle Cameron Highlands. La scena si è
infatti spostata nella rinomata località montana al centro
della Malesia in cui si consumò la tragica scomparsa di Jim
Thompson nel marzo del 1967. La narrazione delle vicende che
precedettero la scomparsa è affidata adesso ad una performance
animata anche dagli artisti di Aperithé.
Grazia
Guarnieri incarna Connie Mangskau,
amica thai di lunga data di Jim Thompson, che era con lui
durante la breve vacanza alle Cameron Highlands che si concluse
con la scomparsa dell'americano.
La performance è accompagnata multisensorialmente da onomatopee
e atmosfere realizzate con basso elettrico da Raffaele d'Isa
mentre sullo schermo procede in parallelo una narrazione per
immagini realizzata con elaborazioni digitali da Michele
Ormas.
L'attrice passa vertiginosamente da un'allegra rievocazione dei
momenti più sereni della prima parte della vacanza ad una voce
rotta in singhiozzi che racconta le circostanze della tragica
scomparsa alle autorità competenti.
Tutto il pubblico adesso vede apparire davanti ai propri occhi
la scena dell'ultima passeggiata di Jim Thompson nella foresta
delle Cameron Highlands, poco distante dal Moonlight Cottage in
cui Jim risiedeva in quei giorni. L'attore Lorenzo Marangon
interpreta l'americano a partire da un monologo.
Al termine del monologo, un'imprecisata entità antropomorfa
interpretata da Sylvie
si presenta a Jim Thompson nella foresta. La località era
abitata, allora come oggi, da una popolazione aborigena malese
che vive di caccia ed è dedita a pratiche sciamaniche.
Il dialogo tra Jim Thompson e il suo misterioso
interlocutore apre diversi squarci sulla vita dell'americano,
alla ricerca di indizi che potrebbero aiutare a svelare
l'enigma della sua scomparsa.
Messo alle strette dall'entità sciamanica che lo fronteggia,
Jim Thompson si siede esausto su di un tronco. Nelle ultime
parole pronunciate dagli attori si intravede forse un viatico
che rischiara il mistero della scomparsa dell'uomo.
Jim Thompson esce infine di scena, andando incontro al suo
destino.
Ha così termine "L'ultima passeggiata di Jim
Thompson", scritto da Raffaele d'Isa
per l'occasione. Applausi a tutto il gruppo che ha animato la
performance.
Andrea Goffi focalizza l'attenzione del pubblico sulla
località che è stata teatro della scomparsa di Jim Thompson, e
anche luogo della performance appena conclusa. Segue
un'accurata illustrazione delle Cameron Highlands malesi. Il
territorio è famoso anche per la presenza di piantagioni di the
e per coltivazioni di fragole di elevata qualità disponibili
tutto l'anno in un clima di eterna primavera, per la
combinazione dell'altitudine con una latitudine quasi
equatoriale.
Anche Raffaele d'Isa
interviene per fornire alcuni dettagli sulle intricate
speculazioni che seguirono la scomparsa di Jim Thompson. La
fama e la complessa identità del personaggio indussero molti a
credere che la scomparsa fosse legata ad un rapimento a scopo
di riscatto, o anche a motivi politici. Non mancarono, poi,
ipotesi di suicidio e diverse altre supposizioni relative ad
incidenti che era possibile immaginare nella foresta delle
Cameron Highlands, date le condizioni del territorio e la
presenza di animali feroci.
E, per lenire il senso di un irrisolto mistero, è la fragola
evocata dalle Cameron Highlands che viene chiamata a suggellare
l'evento. Dopo le crostate alla fragola presenti all'Aperithé, la
cerimonia conclusiva del the viene eseguita con un the nero di
tipologia affine a quello coltivato nelle montagne malesi, ma
con una spiccata aromatizzazione proprio all'olio essenziale di
fragola.
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