Perchè “Un mondo in un solo Paese”?
Si tratta dello slogan utilizzato dall’ente del turismo per promuovere il Sud Africa quando finalmente è finita l’apartheid.
Non è facile un quadro completo in poche righe. Il Sud Africa copre un’estensione talmente vasta e così diverse e numerose sono le opportunità per i turisti!
Possiamo trovare spazi sconfinati nelle pianure centrali, montagne, vigneti, canyon, fiumi, spiagge incontaminate, deserti, savane e foreste primarie. L’occhio non si stanca mai di ammirare il paesaggio che varia ad una velocità impressionante lungo la strada. Si passa da un panorama mozzafiato a un altro ancora più bello.
L’impatto crudo con l’Africa esiste nei grandi parchi nazionali e nelle riserve private. Qui la vita si svolge a contatto con la natura e il ritmo è dato ancora dal sorgere del sole. Si approfitta delle ore più fresche della giornata per trovare le innumerevoli specie animali presenti.
Fuori dai parchi, la natura è ugualmente stupefacente con scorci panoramici incredibili. Ci ricordano certi luoghi degli Stati Uniti, i paesaggi montani a noi tanto cari, le scogliere a picco della Cornovaglia.
Le città sono moderne, ma a pochi passi dal centro si trovano costruzioni basse, giardini e piscine.
Come sono i sudafricani?
L’atmosfera è decisamente cosmopolita in quanto il Sud Africa ha sempre attirato gente da tutto il mondo. Alcuni giunti a caccia di ricchezze ai tempi della febbre dell’oro e della scoperta dei diamanti. Altri alla ricerca di una vita tranquilla, lontano dallo stress europeo. Altri ancora semplicemente partiti per una breve vacanza e innamoratisi del clima e dei paesaggi.
Conseguentemente all’arrivo di razze numerose dall’Europa, così come dal resto dell’Africa, si sono creati problemi di coesistenza. Questi problemi sono sfociati in vere e proprie guerre nel passato. Basti ricordare la guerra tra inglesi, boeri e zulu oltre all’apartheid in vigore fino al 1993.
Ma gli abitanti del Sud Africa sono ormai nati e stabiliti in questi luoghi da generazioni. Della loro terra di origine non hanno che pochi ricordi tramandati dai vecchi. Tutti si rendono conto che il Sud Africa è la Patria di ognuno, indipendentemente dalla razza di appartenenza.
Come programmare un viaggio in Sud Africa?
Nel programmare un viaggio in Sud Africa è necessario fare delle scelte in base ai propri interessi e al tempo a disposizione. Ecco alcuni “must” da non perdere:
“The big five” (elefante, rinoceronte, bufalo, leopardo e leone) sono presenti nei vari parchi naturali – il Kruger National Park è il più noto – e nelle riserve private. Esistono anche delle riserve “malaria free”, dove è possibile avvistarli senza la necessità di profilassi anti-malarica.
Mpumalanga (un tempo Transvaal orientale) cela l’incredibile Blyde River Canyon dove si trova un punto panoramico denominato “God’s Window” (la finestra di Dio).
Chi avesse interessi storici può recarsi sui campi di battaglia nel Kwazulu Natal. Per ricordare la corsa all’oro è possibile visitare “gold city” vicino a Johannesburg. Altra curiosità “the big hole”: un’immensa miniera a cielo aperto scavata dall’uomo alla ricerca di diamanti, nei dintorni di Kimberley.
Interessante la strada costiera che porta da Città del Capo a Port Elizabeth, nota come “Garden Route”. Lungo la strada si possono trovare parchi naturali, fattorie di allevamento di struzzi, avvistare balene e immergersi in una gabbia a “caccia” dello spaventoso e affascinante squalo bianco.
Il fascino dell’incontro tra Oceano Atlantico e Oceano Indiano è al Capo di Buona Speranza. Un parco popolato da zebre, gazzelle di vario tipo, foche, struzzi e gli immancabili babbuini cui bisogna fare attenzione. Infatti è meglio non aprire il finestrino dell’auto se non vogliamo subire qualche furto, e assolutamente evitare di mangiare in loro presenza in quanto potrebbero diventare aggressivi.
Per gli amanti del soggiorno balneare.
Unica “pecca” per il turista italiano le condizioni del mare: poco praticabile date le alte onde, le correnti impetuose, la temperatura decisamente fredda e la quantità di squali che abitano le acque dei due oceani. Il consiglio è quindi di prevedere, al termine del tour, un soggiorno a Mauritius o alle Seychelles (in base alla stagione).
Per gli amanti del gioco tappa d’obbligo a The Lost City: la Las Vegas africana dove oltre a macchinette mangiasoldi e tavoli verdi si può giocare con le onde in piscina. Ogni giorno viene simulato un terremoto con ponte vibrante e giochi di luce per tener fede alla leggenda della “città perduta”. Tutto è kitsch in questo luogo, ma realizzato con materiali preziosi e talmente esagerato da diventare interessante!
Lo stesso ritmo di vita dell’Italia con solo un’ora di fuso orario quando da noi vige l’ora solare. Nessuna differenza durante l’ora legale.
Una differenza fondamentale: le stagioni sono invertite rispetto alle nostre, dandoci la possibilità di cercare il caldo tanto amato anche tra dicembre e febbraio.
Servizio di prim’ordine ovunque, ordine e pulizia per le strade, senso dell’ospitalità ormai noto in tutto il mondo, ottima cucina e vini bianchi e rossi della Provincia del Capo.
Esistono tour di gruppo, viaggi individuali con guida, ma molto in voga è la formula “fly&drive”.Le strade del Paese sono di buona qualità e le indicazioni chiare anche a chi non conosca i luoghi. Unica difficoltà per noi la guida a sinistra, ma dopo qualche chilometro ci si abitua.
Questo articolo è stato pubblicato sul numero di maggio 2015 della rivista online gratuita La Pausa.