Mal d’Africa garantito!
Ciò che ha sempre attirato i visitatori in Kenya è la straordinaria natura, con gli innumerevoli animali che lo abitano. I paesaggi sono estremamente vari: foreste primarie, savane, deserti, laghi affollati dai fenicotteri, montagne con cime punteggiate di neve, vulcani e 300 chilometri di spiagge. L’emozione più grande è certamente un safari all’interno dei parchi nazionali, tutti diversi per paesaggi e animali ed interessanti per gli appassionati della natura più vera e selvaggia. Le uscite alla ricerca dei “Big Five” (leone, leopardo, elefante, rinoceronte e bufalo) sono migliori all’alba e al tramonto. Qui gli animali non si nascondono tra le fronde in cerca di refrigerio, si mostrano in tutta la loro bellezza.
Perché il Kenya è più visitato rispetto agli altri Paesi africani?
Non è un caso se questa meta si è sviluppata turisticamente molto più di altre nazioni limitrofe. Turisti e viaggiatori di tutti i tempi hanno trovato popolazione locale accogliente e ben disposta verso il turista. Inoltre parchi nazionali ben tenuti, animali nel loro habitat naturale e lunghissime spiagge bianche di sabbia finissima. Un cocktail che non può lasciare indifferente neppure il viaggiatore più esigente, colui che ha già visitato molte altre località. In Kenya troverà opportunità diverse a distanze relativamente brevi e al rientro a casa non potrà che ripensare con un pizzico di nostalgia al piccolo paradiso terrestre che ha visitato.
Riserva Masai Mara
“Mara” è una parola masai; significa variopinto e veniva usata per descrivere le mandrie di mucche allevate dal popolo Masai. Verdi colline con boschetti di acacia che interrompono il paesaggio, fiumi grazie ai quali la vegetazione diventa più lussureggiante. Qui grandi mandrie di gnu, zebre e antilopi vanno ad abbeverarsi, sempre all’erta all’arrivo dei predatori che trovano splendidi nascondigli tra le fronde. Migliaia di gnu ogni anno in giugno percorrono la lunga e pericolosa strada che li porta dalle vaste pianure alluvionali del Parco Serengeti in Tanzania al Masai Mara in cerca di pascolo. Non appena iniziano le brevi piogge di ottobre, ritornano nel loro territorio di origine, certamente più sicuro in quanto i grandi predatori si trovano su terreno aperto e sono più facilmente avvistabili. All’interno del parco vivono gli ultimi rappresentanti della tribù di guerrieri più bella e fiera del Kenya: i Masai. Incontrarli è senz’altro un’esperienza emozionante.
Monte Kenya
Questo parco si trova a soli 150 km a nord di Nairobi, fino all’800 era praticamente sconosciuto agli europei. Oggi è abbastanza popolare – per gli amatori – scalare le pareti del monte. Si possono trovare sentieri per tutte le specialità e, fortunatamente, anche per i dilettanti. Non sarà difficile avvistare aquile e poiane per chi vorrà inerpicarsi sui pendii; mentre chi si accontenterà delle pendici del monte troverà elefanti, bufali, leopardi, leoni e rinoceronti, oltre alle innumerevoli antilopi e zebre che pascolano con i sensi sempre all’erta, pronte a fuggire davanti al pericolo.
Nyanarua (Aberdares)
Si trova a nord di Nairobi; con vista sul Monte Kenya a est e la famosa Rift Valley a ovest. Il parco è composto da un altopiano di brughiere, con prati dolcemente ondulati e ampi spazi di erica gigante tra il picco di Ol Doinyo Lasatima e la vetta del Kinangop. Facile imbattersi in torrenti ghiacciati ricchi di trote, che precipitano in cascate fino a raggiungere i fiumi più importanti. Gli animali si trovano principalmente nella zona orientale e si possono incontrare elefanti, bufali, rinoceronti, facoceri, leoni, scimmie e iene. Con un po’ di fortuna sarà possibile scorgere gli animali più rari della regione: il timido bongo, il leopardo nero e l’aquila coronata.
Amboseli
Sicuramente il più frequentato dal momento che si trova vicino alla costa e quindi i turisti che scelgono la meta balneare facilmente partecipano a un safari in questo parco. Il “must” la foto di un leone, un elefante o un leopardo sullo sfondo del Kilimangiaro. Il monte si trova nella vicina Tanzania ma da questo parco se ne può godere la splendida vista. Il momento migliore per cogliere questa visione è l’alba: gli animali sono ancora svegli e la montagna non è coperta dalle nubi che la celano alla vista per la maggior parte del giorno. Al tramonto la visione è irreale: i mammiferi si muovono circondati da un alone ambrato in attesa della notte che scende con grande rapidità, portando con sé il pericolo dei grandi felini in caccia e una miriade di stelle per la gioia dei romantici in cerca di emozioni.
Lago Nakuru
La composizione alcalina del fondo favorisce lo sviluppo di un particolare tipo di alga di cui sono ghiotti i fenicotteri. C’è una tale abbondanza di cibo che spesso arrivano milioni di questi uccelli. Sebbene sgraziati se visti singolarmente, in gruppo formano intere distese rosa lungo le rive, creando uno spettacolo di rara bellezza. Il nome del lago significa “polvere turbinante”. In anni di particolare siccità si riduce fino a scomparire, lasciando distese di sale bianco e polvere sollevata dal vento.
Tsavo
La parte occidentale è formata da zone semi-aride e selvagge e da verdi colline. Le Chyujus risultano essere le più recenti montagne del mondo, formatesi probabilmente solo qualche centinaio di anni fa. Caratteristica molto interessante sono i fiumi che scorrono sotterranei per poi affiorare in superficie nelle sorgenti di Mzima Springs. Gran parte dell’acqua è in uso esclusivo a una colonia di ippopotami e coccodrilli che sguazzano in tutta libertà. I turisti li osservano da una piattaforma sopraelevata o dai finestrini del bunker che porta sotto il pelo dell’acqua. La parte orientale del parco è nota per la diga Aruba Dam costruita nel deserto Taru. Qui si trova l’unico punto di abbeveraggio ed è quindi molto frequentata dalle varie specie di animali. Inoltre il fiume Galana, dove ogni anno si ritrovano migliaia di uccelli migratori delle zone artiche, e le cascate Lugard.