Obbiettivi
"Arte & Professione del the" si propone di promuovere ed espandere il consumo del the a vari gradi e livelli.
Riteniamo che la conoscenza di questo prodotto su scala occidentale — e soprattutto in Italia — sia a tutt'oggi ancora troppo limitata e sostanzialmente ridotta agli stereotipi della tradizione britannica del "five o' clock tea".
Questa tradizione ha affermato da circa un paio di secoli il consumo esclusivo di the "neri" — arricchiti con zucchero e/o latte e abbinati a cibi prevalentemente dolci — come modello standard di consumo del the per l'intero occidente.
Lo stesso occidente ha tuttavia iniziato a conoscere da alcuni decenni anche altre tipologie di the, come i the verdi, bianchi e blu-verdi.
La scoperta e il consumo di questi the sono attualmente legati soprattutto alle importanti proprietà terapeutiche di queste tipologie, ma resta scarsamente valorizzato il momento della vera e propria degustazione del prodotto, sia in purezza sia in ambito più esattamente enogastronomico.
La degustazione in purezza dei the non ossidati (verdi) e semiossidati (blu-verdi) avviene spesso in maniera sommaria o addirittura scorretta, non riuscendosi ad estrarre dal prodotto le sue reali caratteristiche di gusto.
Si aggiunga anche il problema non secondario delle qualità — spesso di standard inferiore — disponibili in occidente rispetto alle qualità di eccellenza reperibili quasi esclusivamente nei grandi Paesi produttori dell'est e del sud-est asiatico (primo fra tutti la Cina).
Molto scarsa è pure in Italia, e nel resto d'Europa, la valorizzazione del the come prodotto alimentare da consumare in abbinamento ad altri cibi e bevande.
In questa dimensione il the può porsi validamente come una bevanda da pasto alternativa ai vini, ma anche capace di un efficace affiancamento agli stessi vini.
In molte tipologie di the si producono infatti, al momento della degustazione, note fruttate e/o floreali proprio come accade in molti casi col vino. Altri tipi di percezione sul piano gusto-olfatto, come talvolta note marine, sono invece esclusivi dei soli the.
Il consumo di the nei contesti della ristorazione costituisce quindi una frontiera del gusto, in occidente ancora semi-inesplorata, non solo in considerazione degli abbinamenti the-cibi, ma anche nella possibilità di abbinamento triangolare the-cibi-vini.
Sempre in tema di abbinamenti enogastronomici, inoltre, le possibilità vanno anche oltre se si considerano i risultati lusinghieri delle sperimentazioni che "Arte & Professione del the" ha condotto abbinando il the ad altri particolari alimenti e bevande da degustazione quali caffè, cacao, e alcune categorie di superalcolici. Analoghe considerazioni possono farsi anche con riferimento alle potenzialità di abbinamento su larga scala tra specifiche tipologie di the e determinate categorie di prodotti tipici di eccellenza che costituiscono espressione della tradizione enogastronomica italiana come, ad esempio, insaccati e formaggi.
In base a queste premesse, "Arte & professione del the" si pone i seguenti obbiettivi.
1) Promuovere ed espandere il consumo in purezza del the con la selezione delle qualità più elevate tra le principali tipologie di prodotto su scala mondiale.
2) Promuovere ed espandere il consumo del the come bevanda da pasto da abbinare a cibi e/o altre bevande in diversi contesti della somministrazione, che vanno dall'aperitivo alla cena, allo scopo di innovare e diversificare l'offerta enogastronomica nel mondo della ristorazione. Promuovere allo stesso modo abbinamenti fra tipologie di the e prodotti tipici della tradizione gastronomica italiana, nonché abbinamenti fra the e altre espressioni di alta degustazione.
3) Contribuire ad un generale innalzamento della cultura e della conoscenza del the con iniziative di formazione e divulgazione ad ampio raggio.
Nella sezione Metodo di questo sito sono specificati i principi e le regole seguiti da "Arte & Professione del the" nel perseguire i propri obbiettivi.