Ho scoperto recentemente che il pesce finto viene anche chiamato “pesce di guerra”: durante la Seconda Guerra Mondiale era difficile reperire pesce fresco e quindi le mamme si ingegnavano per portare in tavola un piatto realizzato con gli ingredienti reperibili e abbellendolo con fantasia.

La fantasia è quindi uno dei principali ingredienti per rendere il pesce finto unico e irripetibile.

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Ingredienti:

per l’impasto: 1 kg patate, 500 gr tonno sott’olio sgocciolato, 2 cucchiai di capperi dissalati, sale, pepe

per la maionese: 2 tuorli, 200 gr olio di arachidi o di girasole, 2 cucchiai aceto bianco o succo di limone, 2 pizzichi di sale, 1 pizzico di pepe

per la decorazione: cetriolini sott’aceto, carota, oliva (o secondo fantasia)

Preparazione:pesce finto 2 kg

Mettere in una pentola con acqua fredda le patate con la buccia, cuocerle per circa 30 minuti da quando l’acqua bolle. Scolarle, lasciarle intiepidire (ma non raffreddare del tutto), sbucciarle e passarle nello schiacciapatate.

Preparare la maionese: prendere le uova a temperatura ambiente e separarne gli albumi (che in questa ricetta non servono).
In una bacinella con i bordi alti unire i tuorli, sale e pepe e iniziare a mescolare con una frusta sempre nello stesso senso, aggiungendo l’olio a filo.
Una volta addensata aggiungere aceto (o limone) sempre a filo e continuare ad amalgamare. Aggiustare di sale e pepe.

Aggiungere alle patate il tonno sgocciolato, capperi tritati, sale e pepe. Amalgamare e aggiungere 8 cucchiai di maionese.

Mettere il composto ottenuto su un piatto da portata e sagomarlo con le mani dandogli la forma di un pesce.

Cospargere il “pesce” con altri 2 cucchiai di maionese (un velo uniforme che servirà a fermare la decorazione).

A questo punto dare sfogo alla fantasia per decorarlo; io ho affettato i cetriolini parte in rondelle e parte per il lungo, preso un’oliva per l’occhio e un pezzo di peperone per la bocca del pesce più piccolo e un pezzo di carota per quello più grande.

Lasciare raffreddare in frigorifero per 2 ore prima di servire.

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